Bologna, 30 settembre 2023, ore 15: “Storie di eterne melodie”. Seguendo le tracce e i misteri della musica, nella Città della Musica, con visita esclusiva al Museo Internazionale della Musica…

Parlare di Bologna, senza citarne la fervida realtà musicale che la contraddistingue, è praticamente impossibile. In effetti, anche l’Unesco, nel 2006, l’ha dichiarata “Città Creativa della Musica”. Camminando per le vie del centro, ripercorreremo le tappe di grandi maestri (con aneddoti e misteri, che il grande pubblico non conosce), per concludere la visita al Museo Internazionale della Musica…

storie_di_eterne_melodie_2022“Storie di eterne melodie” è un viaggio. Un viaggio nella città della musica. Una Bologna che ha, intrinseca, nella propria storia, la Cultura della Musica. Le prime tracce riguardanti l’attività musicale bolognese risalgono al Duecento, ma il fermento vero e proprio va a coincidere con gli anni dell’amministrazione pontificia.

Un tour davvero singolare, che partirà dal Convento di San Domenico, toccherà la Basilica di San Petronio e uno scorcio di vita di Rossini, per concludersi presso il suggestivo “Museo Internazionale della Musica”. Alcuni dei protagonisti indiscussi della Musica, presso il Capoluogo, sono stati: Mozart, Rossini, Farinelli, Donizetti che, a Bologna hanno studiato e vissuto.

IMG20230204164553Prima tappa: MUSEO INTERNAZIONALE E BIBLIOTECA DELLA MUSICA (ingresso esclusivo)…
Il Museo ha sede all’interno del prestigioso “Palazzo Sanguinetti”, nel centro storico di Bologna. L’edificio è stato riaperto al pubblico dopo un lungo e attento restauro, che ha riportato all’originario splendore gli affreschi presenti. Il piano nobile ospita le nove sale, splendidamente affrescate, dove si ripercorrono sei secoli di storia della musica con dipinti di personaggi illustri, strumenti musicali antichi e una selezione di documenti storici di enorme valore (trattati, volumi, libretti d’opera, lettere,Museomusicalogo manoscritti, partiture autografe, provenienti dal lascito di Padre Giambattista Martini, francescano, grande compositore e teorico della musica. Il Museo ospita, al piano terra, la fedele ricostruzione del laboratorio del famoso liutaio bolognese, Otello Bignami. Nella sala tre si illustrano i rapporti tra Padre Martini e le personalità di spicco del mondo musicale dell’epoca, quali: Mozart, Bach, Gainsborough. Nella medesima sala è possibile ammirare i famosi “Sportelli” di libreria musicale di Giuseppe Maria Crespi. Alcuni tra i pezzi più rilevanti sono esposti nella “Sala delle Arti”, dedicata ai “Libri per Musica e Strumenti”, del sedicesimo e diciassettesimo secolo. Testi rarissimi di fine Quattrocento, fino al primo libro musicale a stampa, 47577539731_96afc8b866_brealizzato da Ottaviano Petrucci. La sala numero sei è dedicato al celebre cantante, Carlo Broschi, detto “Farinelli”. Meravigliosi i ritratti presenti, tra i quali risaltano quello di Antonio Vivaldi e Domenico Cimarosa. Nella sala sette, risalta l’Ottocento e Gioachino Rossini, il cui nome è particolarmente legato a Bologna (ritratti, busti, libretti delle prime recite della sua futura moglie e cantante, Isabella Colbran, la partitura autografa de “Il Barbiere di Siviglia”, ma anche effetti personali curiosissimi, come la vestaglia da camera o il parrucchino, nonché il pianoforte a coda). Il percorso prosegue, attraverso i secoli, gli usi e le mode musicali, nella sala otto, dedicata ai “Libri per Musica e Strumenti nei secoli diciottesimo e diciannovesimo (viole d’amore e flauti traversi, affiancati alle partiture composte da Torelli, Vivaldi, Bertoni e altri, immensi, autori e i clarinetti e, infine, il bellissimo “Buccin”, realizzato a Lione da Tabard). L’architetto Giovanni Battista Martinetti, di fatto, all’edifico attuale aggrega parte della casa confinante contente una torreIMG20230204174427 medievale. Nel 1832 il Palazzo diviene di proprietà del celebre tenore Domenico Donzelli, il quale ospita Gioacchino Rossini durante la ristrutturazione della propria abitazione situata anch’essa in Strada Maggiore, a distanza di pochi metri. Nel 1870 diviene di proprietà della famiglia Sanguinetti, ultimi proprietari del Palazzo prima della donazione di questo al Comune. Ai Sanguinetti si devono le più recenti decorazioni nella parte dell’edificio destinato a biblioteca, tra cui la “Sala Egizia” affrescata da Gaetano Lodi. Gli spazi esterni della proprietà, oltre a comprendere il magnifico scalone monumentale, sono costituiti da due cortili di diverse dimensioni.
Le decorazioni che vengono realizzate all’interno di Palazzo Sanguinetti, sotto la direzione del Martinetti, rappresentano una sorta di preziosissima antologia di stile neoclassico e una delle più importanti Schermata 2022-12-19 alle 15.03.30testimonianze nella città di Bologna del periodo napoleonico. Vi partecipano i più significativi pittori dell’epoca. A Francesco Santini, già citato in precedenza, spetta anche la decorazione degli ornati della parete dello scalone. Altri importanti artisti che vi partecipano sono: Pelagio Pelagi, Antonio Basoli, Vincenzo Martinelli, Domenico Corsino. Eleonora Sanguinetti, nel 1986, in ricordo del padre, dona la maggior parteSchermata 2022-12-19 alle 15.03.44

 dell’edificio al Comune proprio perché vi possa essere ospitata l’attuale Biblioteca e Museo. Dal 2006, grazie alla presenza di questo museo internazionale, al Teatro Comunale, al Conservatorio intitolato a Padre Martini, all’Accademia Filarmonica e, soprattutto, grazie alla nascita della prima facoltà universitaria che studia la musica, l’arte e lo spettacolo, Bologna viene insignita dall’Unesco come Città Creativa della Musica.

MozartVeronadallaRosaSeconda tappa: CONVENTO DI SAN DOMENICO, PIANO DI MOZART…
La chiesa di San Domenico e l’annesso convento costituiscono uno dei più importanti complessi monumentali della città. Lungo le navate laterali si aprono numerose cappelle riccamente decorate. La basilica conserva – e qui, si fonda la prima tappa del tour – l’organo su cui studiò Wolfgang Amadeus Mozart, quando soggiornò a Bologna (Mozart, nel 1770 aveva 14 anni ed era impegnato, sotto la guida del padre, in un viaggio in Italia. Il primo soggiorno bolognese di Mozart ebbe luogo nel marzo dello stesso anno. Inoltre, dal 20 luglio al 18 ottobre. In quell’occasione, Mozart prese lezioni da Giovanni Battista Martini, proprio sul piano conservato nella chiesta di San Domenico).

organo_s_petronio_bolognaTerza tappa: ORGANO MONUMENTALE DI SAN PETRONIO…

La basilica di San Petronio è la chiesa principale di Bologna: domina l’antistante piazza Maggiore e, nonostante sia ampiamente incompiuta, è la sesta chiesa più grande d’Europa. Ai due lati dell’altare maggiore, sopra delle apposite cantorie, si trovano due organi a canne, tra i più antichi d’Italia e gli unici, ancora funzionanti. Il più antico è quello situato sul lato destro del presbiterio: un capolavoro che venne costruito nel 1400 e, pur essendo stato rimaneggiato nei secoli, è il più antico degli organi italiani giunti fino a noi. Nel corso dei secoli, entrambi gli strumenti hanno subito alcune modifiche ed entrambi sono stati, nel corso del tempo, restaurati.

casa_rossiniQuarta tappa: CASA ROSSINI…
Il palazzo, acquistato nel 1824 dal celebre compositore pesarese Gioacchino Rossini, fu la dimora del musicista per circa vent’anni, prima del suo trasferimento a Parigi. Sulla facciata principale troneggia un distico latino che recita: “Non è il padrone che deve inorgoglirsi della casa, ma la casa del padrone”, mentre su quella laterale, tra note musicali, si legge il distico “Accompagna i versi con le sette note musicali, in mezzo ad un profumato boschetto di alloro”…


L’evento, che si terrà, sabato, 30 settembre 2023 (con punto di ritrovo in piazza San Domenico, davanti alla Basilica), partirà alle ore 15, con guida turistica certificata dalla Regione Emilia Romagna e si concluderà alle 17. Auricolari forniti dallo staff, per un eccellente ascolto del tour. 

Costo della sola visita guidata (con ingresso esclusivo presso il Museo della Musica + guida turistica + radio guide):  25,00.
I ragazzi, dai 7 ai 18 anni e gli over 60, usufruiscono di uno sconto di € 2,00 sul costo della visita guidata.

IL TOUR È A NUMERO CHIUSO.

Per partecipare alla visita guidata, è obbligatorio prenotarsi, spedendo un WhatsApp/SMS, al numero +39 3897995877, indicando: nome e cognome di ogni partecipante e numero di telefono.

La quota di partecipazione, sarà da saldare in anticipo, tramite carta di credito, oppure, bonifico bancario. A chi dovesse essere impossibilitato a partecipare, forniamo un credito senza scadenza.

In caso di maltempo, la visita guidata si terrà ugualmente.

Durante l’evento, verranno scattate fotografie, che successivamente, saranno pubblicate sulla pagina di Facebook.


Buon divertimento con le visite guidate di “I love Emilia Romagna”…

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *