Ravenna, la città dei mosaici…

Ravenna, la città dei mosaici

 

Ravenna è la città più grande e storicamente più importante della Romagna; il suo territorio comunale è il secondo in Italia per superficie, superato solo da quello di Roma e comprende nove lidi della Riviera romagnola.

Nella seconda metà del XX secolo la città ha conosciuto un periodo di grande espansione. Alla crescita demografica si è affiancata una serie di progetti architettonici che si concentrano in particolare attorno al canale Candiano, che collega la città al mare Adriatico. La darsena di città e le antiche zone portuali sono al centro della rivoluzione urbanistica che la città conoscerà nei primi decenni del XXI secolo con la creazione di zone verdi, viali, zone a carattere commerciale, del polo nautico e del Tecnopolo per l’energia.


Ravenna, importante centro artistico dell’Emilia Romagna, è situata a poca distanza dal mare. Essa fu capitale per ben tre volte durante l’Impero Romano d’Occidente, nel periodo degli Ostrogoti e in quello Bizantino. Ravenna, la “città dei Mosaici”, conserva tesori inestimabili nel cuore del suo centro storico. Esplorare Ravenna a piedi e visitare i monumenti più importanti, permette di ottenere un vasto panorama storico-culturale. A Ravenna i mosaici non riflettono solo la storia di una città, che è stata tre volte capitale di grandi imperi, ma anche il carattere odierno di un territorio che si collega ad un mare, l’Adriatico, attraverso le sue acque interne che si rivolge alla pianura più centrale.

Ravenna non ha certo bisogno di far “vedere” il suo orgoglio patrimoniale, che sta lì indomito dai secoli, così tanti da diventare millenni. Come uno scrigno di tesori ha visto passare la mano gentile dell’arte, quella forte della storia e quella appassionata della cultura. La curiosità è forte, e per cominciare, possiamo fare subito un salto alla Biblioteca Classense. In una delle sue sale monumentali è custodito il busto scolpito della donna amata da Byron, realizzato nel 1821 da Bartolini. Dopo, puoi recati al Mausoleo di Galla Placidia, che secondo le leggende era la sorellastra di Teodosio. Il Mausoleo (V secolo) fu commissionato dall’imperatrice romana fautrice del trasferimento dell’Impero Romano d’Occidente da Milano a Ravenna nel 402 d. C. ed è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. L’edificio è a croce latina e all’esterno è caratterizzato da mattoncini in laterizio. Al suo interno degno di attenzione sono gli straordinari mosaici di forte ispirazione bizantina, tematicamente a cavallo tra la tradizione greco-romana e quella cristiana, che ricoprono pareti, archi e lunette. La cupola a vela è decorata da un mosaico raffigurante un cielo stellato.

Altri bellissimi mosaici li troverai nella Basilica di San Vitale. Questa basilica (525 d. C.) è uno dei massimi esempi di arte paleocristiana in Italia. All’interno della Basilica, situata nei pressi del Mausoleo di Galla Placidia, si resta incantati dalla pavimentazione, dai ricchi mosaici che decorano il presbiterio e dalla maestosa cupola affrescata. Essa di forma ottagonale presenta all’interno pulvini e capitelli molto particolari. Rimarrai sicuramente affascinato dalla luce che entra da diverse angolazioni creando effetti spettacolari. Famosissimi i mosaici di Teodora e la sua corte e di Giustiniano.

Infine, non perdere la famosa Basilica di Sant’Apollinare in Classe (493-526 d. C.), costruita per volere di Teodorico, ma successivamente “ripulita” di quasi tutti i riferimenti alla stirpe di quest’ultimo a causa di una condanna della memoria. Approfondimento Come e cosa visitare a Ravenna (clicca qui) I mosaici bizantini raffiguranti scene cristologiche e motivi religiosi, rappresentano il più esteso ed importante ciclo musivo del mondo. Con un magnifico abside colmo di mosaici dorati. L’interno è diviso in tre navate e il soffitto è a capriate in legno. Ti consiglio di vedere poi, anche il mausoleo di Teodorico risalente al 520 e realizzato tutto in bianchissima pietra d’Istria.

Chi non ha mai sentito parlare del parco divertimenti “Mirabilandia”? Esso nasce a Ravenna nel 1992 ed è da subito uno dei parchi più grandi d’Italia, dove ogni anno vengono create attrazioni sempre nuove. Mirabilandia regala ogni giorno grandi emozioni per tutta la famiglia. Per i più coraggiosi abbiamo attrazioni dove l’adrenalina sale alle stelle, come sul “Max Adventures Master Thai”, ovvero un doppio ottovolante, oppure “Extreme”, “Kantun”, le celebri “Torri Gemelle”, e infine “Ispeed”, l’ultimo arrivato, che ha la caratteristica di regalare emozioni pari a quelle provate in una gara di Formula 1.

Tuttavia il Parco di Mirabilandia è fortemente consigliato anche per i bambini, poiché ha tante aree gioco create apposta per loro e per le famiglie, con zone pic-nic e relax, zona shopping e tanto altro ancora.

Da qualche anno, Mirabilandia ha inaugurato anche il “Mirabilandia Beach”, un parco acquatico dall’atmosfera caraibica, dove fra gli scivoli, le tante palme e la spiaggia bianchissima, vi daranno l’illusione di essere nel Mar Rosso.

Persone legate a Ravenna: Sant’Apollinare, proto-vescovo di Ravenna; Sant’Ursicino, martire; San Severo, vescovo; Sant’Orso, vescovo; Stilicone, generale romano; Costanzo III, imperatore romano; Onorio, imperatore romano; Neone, vescovo; Galla Placidia, augusta dell’impero romano; Pietro Crisologo, vescovo di Ravenna e santo; Valentiniano III, imperatore romano; Maggiorano, imperatore romano; Romolo Augusto, imperatore romano; Papa Giovanni I, romano pontefice; Teodorico, re d’Italia; Amalasunta, figlia di Teodorico; Vitige, re d’Italia; Marasunta, moglie di Vitige; Massimiano, primo arcivescovo di Ravenna; Rosmunda, regina dei Longobardi; Gerberto di Aurillac, in seguito papa con il nome di Silvestro II, matematico, astronomo e teologo; San Pier Damiani, santo e dottore della Chiesa; Guiberto di Ravenna, arcivescovo, poi antipapa col nome Clemente III; San Romualdo, monaco, fondatore dell’eremo di Camaldoli; Gentile da Ravenna, poeta e letterato; Guidarello Guidarelli, condottiero; Luca Longhi, pittore; Barbara Longhi, pittrice; Serafino Pasolini, abate; Paolo Costa, letterato e fisolofo; Vincenzo Gallina, patriota carbonaro; Anita Garibaldi, patriota; Gaetano Monti, scultore; Cristino Rasponi, mecenate; Jacopo Landoni, scrittore; Angelo Mariani, compositore, direttore d’orchestra e musicista; Giuseppe Pasolini, politico; Enrico Pazzi, scultore; Giovanni Balella, imprenditore e presidente di Confindustria; Alberto Bardi, pittore e partigiano; Arrigo Boldrini, partigiano, MOVM e uomo politico; Bruno Corra, scrittore e sceneggiatore; Angelo Costa, allenatore della Robur e della nazionale di pallavolo; Giuseppe D’Alema, politico e padre di Massimo D’Alema; Serafino Ferruzzi, imprenditore; Giovanni Frignani, tenente colonnello dei Carabinieri, martire delle Fosse Ardeatine e medaglia d’oro al valor militare; Raul Gardini, industriale; Mario Gordini, partigiano; Luigi Guardigli, mosaicista; Gionata Mingozzi, calciatore; Attilio Monti, imprenditore; Ettore Muti, gerarca e militare fascista; Marino Pascoli, giornalista e partigiano; Luigi Rava, ministro del Regno d’Italia e sindaco di Roma; Francesco Tarducci, scrittore e storico italiano; Giuseppe Vitali, matematico; Silvio Buzzi, scenziato; Paola Amadesi, scrittrice; Eraldo Baldini, scrittore; Flavio Caroli, docente, scrittore e critico d’arte; Luce Caponegro, in arte Selen, attrice; Andrea Collinelli, ciclista olimpionico; Antonio Casanova, illusionista e personaggio televisivo; Elisabetta De Palo, attrice; Davide Franceschetti, pianista; Alex Majoli, fotografo; Marco Martinelli, regista; Marco Melandri, motociclista; Ermanna Montanari, attrice; Riccardo Muti, direttore d’orchestra; Davide Reviati, fumettista e illustratore; Claudio Rivalta, calciatore; Paolo Roversi, fotografo; Sergio Zavoi, giornalista.

Le ricette Ravenna racchiudono in sé tutta la tipica gastronomia romagnola; oltre alla famosa piadina che non manca mai sulla tavola dei romagnoli, questa regione ama la pasta fatta in casa. Per questa ragione molte ricette della cucina tipica Ravenna sono a base di tagliatelle, pappardelle, cappelletti e tortelli. In particolar modo i tortelli di origine ravennate sono molto amati: sono generalmente di grande formato e ripieni di ricotta e spinaci. Un altro piatto a base di pasta sono i cappelletti: le massaie della zona di Ravenna li preparavano con un buon ripieno di formaggio, sia molle che duro; solo in seguito ci fu l’aggiunta della carne, pratica importata dalle ricette delle altre provincie romagnole e che diventò un elemento fondamentale delle ricette Ravenna.

I piatti tipici lidi di Ravenna sono anche molto influenzati dalla vicinanza della pineta di San Vitale e del mare che offrono buoni spunti per piatti a base di funghi o pesce. Mentre dal sottobosco si ricavano porcini e tartufi neri e bianchi, con i frutti del mare si preparano gustose polpette di mare e brodetti alla romagnola. I pesci tipici della zona sono l’anguilla, il cefalo, la spigola, la sogliola e il branzino mentre come molluschi si pescano cozze, vongole e scafarche; oltre al pesce nei piatti tipici lidi di Ravenna sono molto apprezzati uccelli e anfibi, come le folaghe ai ferri o il riso con carne d’anitra selvatica e zuppe di rane.

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