Updated on gennaio 16, 2016
E oggi, parliamo di Piacenza, la primogenita…
Piacenza, la primogenita…
«Dunque il Po comincia a Piacenza, e fa benissimo …»
(Giovannino Guareschi)

Placentia, fondata nel 218 a.C., fu la prima colonia romana nell’Italia settentrionale, insieme a Cremona, come importante avamposto militare contro Annibale che muoveva dalla Spagna per giungere in Italia e portarvi devastazione conquistando i territori del Ticino e della Trebbia. La città resistette agli attacchi punici e fiorì come centro commerciale sulla via Emilia. La cristianizzazione della città avvenne anche per opera di martiri come sant’Antonino, centurione piacentino ucciso sotto Diocleziano.
Divenuta sede di un ducato longobardo, quindi conquistata dai Franchi, la città acquista maggiore importanza attorno all’anno Mille, trovandosi sulla Via Francigena. Dal 1126 fu libero comune e combatté con la Lega lombarda contro il Barbarossa a Legnano. Nel 1336 fu nelle mani dei Visconti e rimase in loro dominio fino al 1447 per poi passare, nella prima metà del Cinquecento, prima alla Francia e poi allo Stato Pontificio.
Capitale del Ducato di Parma e Piacenza sotto i Farnese (1545) passò al ducato di Milano e fu restituita a Ottavio Farnese nel 1556. Dal 1732 al 1859 fu soggetta al dominio borbonico, durante il periodo napoleonico fu aggregata all’Impero nel Dipartimento del Taro, successivamente fu attribuita a Maria Luigia d’Austria, che apportò alla città importanti ammodernamenti. Con un plebiscito del 10 maggio 1848 Piacenza chiese l’annessione al nascente Regno d’Italia, allora ancora Regno di Sardegna, guadagnandosi il soprannome di città primogenita d’Italia. Pesantemente colpita nelle Guerre Mondiali, ha poi avuto uno sviluppo agricolo e industriale. Nominata città d’arte, oggi Piacenza ha una forte vocazione turistica.




Splendidi sono, inoltre, i giardini pubblici e privati del centro storico, racchiusi fra i palazzi ai quali donano ulteriore bellezza, quasi nascosti alla vista dei passanti i secondi visibili attraverso raffinate cancellate in ferro battuto, conferendo particolare suggestione alla città.

In città si trovano una sede dell’Università Cattolica del Sacro Cuore con quattro facoltà (Agraria, Economia, Giurisprudenza, Scienze della Formazione), da Ottobre 2010 è stata creata una nuova Interfacoltà di Diritto ed Economia delle banche e dei mercati finanziari, sempre presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, esclusiva della Sede di Piacenza. È presente una sede del Politecnico di Milano (Architettura e Ingegneria) e il Conservatorio di Musica “Giuseppe Nicolini”. Sono inoltre presenti le sedi del corso di laurea in Infermieristica e di quello in Fisioterapia, distaccate dall’Università degli Studi di Parma.

Palazzo Farnese oggi ospita i Musei Civici di Palazzo Farnese, divisi in sezioni dedicate al Medioevo, al Rinascimento, ai Fasti Farnesiani, ai Vetri e alle Ceramiche, oltre alla Pinacoteca, all’Armeria, al Museo delle Carrozze, al Museo Archeologico e al Museo del Risorgimento. Qui è conservato il famoso fegato etrusco, l’unico esemplare al mondo realizzato in bronzo.
Il Museo di Storia Naturale ha cambiato sede e da Palazzo Scotti è stato trasferito all’Urban Center (area nata dalla riqualificazione dell’ex macello cittadino che ospita anche una sede del Politecnico di Milano). È suddiviso nelle sezioni Botanica, Zoologia e Scienze della Terra. Importanti sono l’erbario ottocentesco e la collezione ornitologica.

La principale squadra calcistica della città è stato il Piacenza Football Club, che ha militato per 8 stagioni in Serie A. Attualmente, la squadra cittadina con maggior seguito e ritenuta l’erede del defunto Piacenza FC è il Piacenza Calcio 1919, attualmente milita in Serie D. La formazione, inoltre, disputa le partite interne allo Stadio Leonardo Garilli, come in precedenza il Piacenza FC. Tra le società calcistiche cittadine vi è anche il Pro Piacenza 1919, che milita per la prima volta in un campionato professionistico, Lega Pro.


Nella pallacanestro, l’Unione Cestistica Piacentina ha disputato il campionato di Legadue nella stagione 2011-2012 prima di non iscriversi e successivamente fallire. Dopo la scomparsa dell’UCP è stata la Pallacanestro Piacentina a prendere il suo posto, attualmente milita nel campionato di Serie A2 Silver. Tuttavia esiste anche un’altra società ben più presente nella storia della pallacanestro piacentina e si tratta del Piacenza Basket Club, che milita attualmente in Serie D a base regionale.
Sono presenti inoltre diverse squadre di rugby, tra cui Piacenza Rugby Club e Rugby Lyons Piacenza.
Nel baseball è rappresentata dal Piacenza Baseball e dai Red Devils Piacenza, mentre nella pallanuoto dalla Everest Piacenza Pallanuoto, e dalla A.S.D. Pallanuoto Farnese.

I piaceri della buona tavola sono un altro buon motivo per venire a scoprire la Val Tidone. Nelle numerose trattorie e negli agriturismi della nostra valle è possibile gustare i piatti tipici della cucina piacentina e i salumi dei produttori locali.

In tavola dopo un antipasto di salumi potete gustare i tradizionali primi piatti della cucina piacentina: gli anolini di stracotto serviti nel classico brodo di carne, i tortelli con la coda dalla forma caratteristica che contiene un ripieno a base di ricotta e erbette, i pisarei e fasö, piccoli gnocchetti di farina e pane grattugiato serviti con un sugo di fagioli. La cucina piacentina, come larga parte della cucina emiliana, offre anche diversi secondi piatti a base di carne, spiccano nella tradizione locale la picula ad cavàl e la coppa arrosto. In qualche trattoria avrete inoltre la possibilità di pasteggiare con il gnocco fritto, mentre partecipando alle feste popolari in Val Tidone potrà capitarvi di assaggiare i batarö, un gustosissimo panino sottile cotto sulla piastra del forno a legna che si può mangiare sia vuoto che imbottito con salumi o formaggio.

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